Ok, ho disertato il blog per due mesi, ma stavolta avevo una giustificazione un po’ meno evasiva del sempreverde “sono pigra, non ho tempo, finisco ogni volta a sfogliare web comic fino alle due di notte”.
Ho traslocato, e chi ci è passato prima di me sa quanto possa essere traumatico il trasloco per un’asociale recidiva che a stento scambia due parole con la cassiera del supermercato e anela il giorno in cui i Kinder Bueno verranno consegnati a domicilio.
Post nella categoria: vita vissuta per finta
La dieta è uno stato d’animo: il tech salutista
A intervalli regolari di circa tre mesi, nella vita di ogni donna arriva l’ineluttabile momento del “basta, mi metto a dieta”.
È una delle tante leggi non scritte che governano l’universo femminile, indipendente dal peso, dall’età e dall’altezza della malcapitata: una mattina qualunque i nostri estrogeni sentono il bisogno impellente di urlare a gran voce “sei un capodoglio, una portaerei, non ti si filerá mai nessuno, mettiti a stecchetto e perdi dieci chili”. E noi, da buoni automi ligi al dovere, prontamente obbediamo.
Un anno, un lavoro, un amore fa
Esattamente un anno fa, più o meno intorno a quest’ora, seviziavo senza pietà la tastiera del mio povero portatile cercando disperatamente di estirpare ansia e sonno dalla mia testa per scrivere un articolo decente.
Era il primo giorno di un nuovo lavoro, era la prima, canonica nottata insonne e (ancora non lo sapevo) era anche il primo passo di un percorso interiore che neanche il più indomito tra i monaci buddisti intraprenderebbe mai spontaneamente.